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venerdì 26 luglio 2013

Cybersalute: un chip salva la vita (ma è senza batteria)


Lo hanno inventato un gruppo di scienziati giapponesi. Può essere impiantanto dovunque sotto pelle nel corpo umano e monitora tutte le funzioni vitali. Però non funziona.

Dal Giappone arriva un microchip da impiantare direttamente sottopelle per monitorare istantaneamente le condizioni fisiche di chi lo indossa, come temperatura, pressione, battiti cardiaci, movimenti dei muscoli. L'annuncio è stato dato conn grossa enfasi dai ricercatori dell'Università di Tokyo. Ma resta un problema per ora insormontabile: non è ancora stata inventata la batteria adatta a questo tipo di dispositivo. A questo gli scienziati stanno lavorando. 

I vantaggi, insomma, sarebbero notevoli, se solo funzionasse. Certo l'idea di un chip nel corpo può fare un po' impressione a chi non è proprio fan degli scenari alla Matrix. Anche se, assicurano i ricercatori dell'università di Tokyo che hanno presentato il progetto, il microchip è praticamente invisibile: si presenta come un film ultrasottile e flessibile, spesso un quinto di una pellicola alimentare, e ha la caratteristica di continuare a funzionare anche dopo essere stato spiegazzato o allungato quindi non rischia di rompersi...

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