mercoledì 6 novembre 2013

Machete Kills – La recensione del nuovo film di Robert Rodriguez


machete-kills-trailer


Machete è tornato. Robert Rodriguez richiama il suo attore feticcio Danny Trejo per riportare sul grande schermo il letale personaggio nato dal fake trailer che ha accompagnato l’uscita di Planet Terror, una delle due parti del dittico Grindhouse.

Machete Kills è il nuovo titolo, che a sorpresa viene anticipato da quello che sarà il terzo (ancora ipotetico) capitolo: Machete Kills in Space. Trejo, il protagonista più brutto, sporco e cattivo (ma solo con il nemico) di sempre torna armato solo del tagliente e omonimo arnese. Il secondo episodio della saga action-trash viene proposto nuovamente in pellicola analogica, fintamente consumata dal tempo e con i colori tipici dei film del genere degli anni ’70, e continua il gioco del cattivo gusto e della nostalgia canaglia.

Questo sequel offre meno spessore a personaggi e trama rispetto al primo convincente capitolo, che venne presentato anche al Festival di Venezia. In questo caso il cinema “grindhouse” viene spinto all’ennesima potenza, puntando principalmente su un’unica leva: il nostro divertimento. Non si combatte più per difendere i messicani clandestini, disperati nel tentativo di attraversare il confine con gli States: Machete questa volta aiuta la Casa Bianca e il presidente (Charlie Sheen, citato nei titoli di testa con il suo vero nome Carlos Estevez) e il suo scopo è trovare il folle Marco Mendez (Demian Bichir), criminale bipolare armato di un missile nucleare puntato su Washington. La ricompensa per Machete? L’agognata cittadinanza a stelle e strisce, senza inni, giuramenti o “cavolate” simili gli conferma il presidente. Il nostro eroe scova Mendez in poco tempo, ma dovrà contenere in questo particolare caso la sua abilità più richiesta: infatti il cuore di Mendez è collegato elettronicamente al missile, e se lui muore lo farà di conseguenza anche la popolazione della capitale americana. [...]


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