mercoledì 30 ottobre 2013

Grecia: carcere per chi contrasta l’UE

Grecia: carcere per chi contrasta l’UE

In questi giorni alcuni media greci hanno dato ampio spazio alle dichiarazioni degli esponenti del governo ellenico che a parole si scontra con i commissari della troika che chiedono di imporre maggiori tagli e maggiori sacrifici al già martoriato popolo di quel paese. In particolare la Troika ha chiesto esplicitamente all’esecutivo Samaras, se vorrà ricevere un’ennesima tranche di aiuti che non farà altro che indebitare ancora di più Atene, di dismettere due importanti aziende controllate: la Hellenic Defense Systems (EAS) e la Hellenic Vehicle Industry (ELVO). In un paese che è stato deindustrializzato a forza dalla privatizzazione e dalla svendita di importanti aziende smontate e comperate a due soldi da imprese tedesche, francesi e di altri paesi, l’UE tenta di prendersi anche due settori chiave dal punto di vista economico e infrastrutturale, cioè quello dell’industria automobilistica e quello della Difesa.
E’ ovvio che lo scontento dei settori popolari contro i commissari di Bruxelles e Francoforte sia sempre maggiore.  Ed è proprio per rimediare alla crescente opposizione al trattamento coloniale che l’UE riserva alla Grecia che i due partiti di governo, Nuova Democrazia e Socialisti, si sono inventati un provvedimento legislativo che punisce addirittura con il carcere un reato appena inventato, quello che in maniera forse sbrigativa ma efficace potremmo definire di ‘antieuropeismo’. [...]

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