mercoledì 31 luglio 2013

Il mattone è in crisi anche nel gioco del Monopoli



Si è adeguato ai tempi. Adesso per vincere non si comprano più case o terreni, ma marchi di società multinazionali. E l'obiettivo è costruire un impero finanziario.

Quante volte avete sognato di conquistare parco della Vittoria? Ormai potreste non arrivare più in tempo, perché col passare degli anni le cose cambiano. E cambiano pure il Monopoli. La Hasbro, società editrice de gioco da tavola tra i più popolari al mondo, ha deciso di seguire i cambiamenti della società, dove il mattone non è più il settore maggiormente attrattivo per chi sogna una vita da imprenditore.

Monopoli, dunque, sta per finire in soffitta, sostituito dal ben più glamour "Empire": non si accumulano proprietà immobiliari, ma marchi di multinazionali, come Nestlè, E-bay, Samsung, Intel e Yahoo!, in bella vista anche sullo scatolo.

Cambiano anche le pedine: niente fiaschetta di vino old style, rimpiazzata da bottiglie di di Coca cola, le patatine fritte di Mc Donald's, un ciak della Warner Bros e il joy stick della Xbox. Il Wall Street journal aveva anticipato: scompare pure la galera. Ma niente paura, per gli imprenditori senza scrupoli c'è ancora il rischio di finire in prigione. Almeno nel gioco. 

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