martedì 30 luglio 2013

Una ricetta contro la crisi: eliminare gli straordinari e ridistribuire il lavoro


In soldoni, per risolvere uno dei drammi attuali, costituito dalla crescita della disoccupazione, che cosa si può fare? Sia dal punto di vista delladottrina sociale della Chiesa che dal punto di vista ideologico del socialismo democratico (che peraltro è pur sempre una forma di umanesimo che va verso la persona, seppur con sfumature ancora classiste) si deve attualizzare il principio della solidarietà, dividendo con i meno fortunati quello che possiede la maggioranza e cioè “lavorare meno per far lavorare tutti”! Sarà scomodo anche per molti “baciapile” ma è di una conseguenzialità immediata che non necessità di dimostrazioni.

La ricetta è molto semplice: basterebbe abolire tutti gli straordinari presenti in ogni luogo di lavoro. Questo ovunque:nella pubblica amministrazione e nelle imprese private, congiuntamente alla riduzione settimanale per tutti di una o due ore lavorative, naturalmente con relativa decurtazione del salario, per garantire a tutti un minimo di lavoro produttivo ed equamente retribuito per salvaguardare la dignità umana. [...]


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