sabato 2 novembre 2013

Rifiuti tossici: “tra 20 anni moriremo tutti di cancro”



“Entro venti anni gli abitanti di numerosi comuni del Casertano rischiano di morire tutti di cancro” a causa dei rifiuti tossicisepolti nel territorio. Queste parole che suonano come una sentenza sono state pronunciate nel 1997 dal pentito dei Casalesi Carmine Schiavone davanti alla Commissione ecomafie, in una audizione i cui verbali sono stati desecretati solo ieri.

L’affermazione di Schiavone riguardava tanti centri del Casertano, “gli abitanti di paesi come Casapesenna, Casal di Principe, Castel Volturno e così via, avranno, forse, venti anni di vita”. I rifiuti radioattivi “dovrebbero trovarsi in un terreno sul quale oggi ci sono le bufale e su cui non cresce più erba”, raccontava all’epoca Schiavone. Nel business del traffico dei rifiuti, secondo il pentito, erano coinvolte diverse organizzazioni criminali: mafia, ‘ndrangheta e Sacra Corona Unita.

I veleni non venivano poi nascosti solo in provincia di Caserta. “I rifiuti tossici – racconta Schiavone – sono stati interrati lungo tutto il litorale Domitio e sversati, anche nel lago di Lucrino in provincia di Napoli. “Avevamo creato un sistema di tipo militare, con ragazzi incensurati muniti di regolare porto d’armi che giravano in macchina. Avevamo divise e palette dei carabinieri, della finanza e della polizia. Ognuno aveva un suo reparto prestabilito”. [...]


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